invece no

le parole sono importanti

Posts Tagged ‘Silvio Berlusconi

Il burka all’incontrario

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Valido anche per la serie “Il prestigio dell’Italia nel mondo”. (hat tip Giornalettismo)

Written by andrea chatrian

18 febbraio 2011 at 00:10

Storia d’Italia

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(Ricevuta via email)

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Written by andrea chatrian

7 febbraio 2011 at 12:55

Lo statista de no-s-atre

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Dice Augusto Rollandin che:

A noi (unionisti, ndr) va bene avere un governo debole: finché ha queste difficoltà abbiamo una chance di essere ascoltati. Quand’era forte non ci consideravano. Dalla possibilità di lavorare con un governo debole abbiamo solo da guadagnarci e non siamo gli unici ad averlo capito (…)

Lato autonomista: Un “programma” del genere conferma solo che la Politica, da quelle parti lì, è morta e sepolta da un pezzo. Ne avevamo già parlato e non c’è nulla di nuovo, l’encefalogramma resta piatto. Zero progetti, zero proposte, zero elaborazione culturale che vada oltre la mitologia. Quanto sarebbe bello poter tornare a discutere di politica e non di businness plan. Al centro del dibattito ci sono ormai solo il pozzo nero dei soldi e il mantenimento di misere posizioni di rendita. E proprio nel momento in cui il Paese è scosso da una crisi profonda e cerca di darsi un’impronta federalista, qui si guarda con sospetto a qualunque innovazione del tessuto istituzionale per rifugiarsi in cantina a contare le monete. E per di più chiedendo alla base unionista di gettar via 50 anni di storia con un bel sorriso. Contenti loro… Intanto la Stella Alpina aspetta e la Federation autonomiste ha altre gatte dal pelare.

Lato Pdl: Rollandin ed Ego Perron erano lì ad Arvier per spiegare come sia cosa buona e giusta andare a cena con il Pdl e finire a fare bunga bunga con il Caro Flaccido (copyright Vittorio Zucconi). D’altronde – proprio come con le ragazze dell’Olgettina – il vecchio sgancia, no? Però, avendola messa giù un po’ brutale, i berluscones (che sanno benissimo di essere appesi a un filo) si sono incazzati parecchio. Alberto Zucchi, il post fascista scopertosi più autonomista di Rivolin, è stato costretto a mettere su la faccia cattiva per prevenire le grane con i suoi e continuare la marcia verso la stanza dei bottoni e il sottogoverno. Ma soprattutto Rollandin e Perron hanno riempito la cassa di munizioni a Enrico Tibaldi, che dalla sua trincea azzurra continua a sparare per evitare l’abbraccio mortale. Quindi, per il Pdl, più noie che altro.

Lato “istituzionale”: Ma in tutto questo la cosa più irresponsabile, dal punto di vista dei cittadini, è che a dire cose del genere sia un presidente di Regione che, per di più, fa anche il prefetto. Un governo debole fa male a tutti, a cominciare dal sistema economico e giù a cascata. Ma qui, evidentemente, non frega a nessuno.

Venticinque anni di bunga bunga

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Il bunga bunga raccontato da Giorgio Bocca. Un quarto di secolo fa:

(…) Basta poi una telefonata del boss e ai direttori di rete mandano a casa Berlusconi, impacchettate e pronte a tutto, le schiave della serata. Programmi specificamente allestiti, come Viva le donne, M’ama non m’ama, Drive In, ecc. assicurano il giusto flusso di carne fresca per il “divino Silvio”.

Ora io non voglio fare un discorso moralista, né spezzare una lancia a favore della castità. Riconosco al dottor Berlusconi un grande senso pratico in queste faccende e non discuto neppuere sul fatto che lui si diverta così. Ma non posso non sentirmi infastidito se penso che, tra i tanti “amici” che sono stati invitati a godersi le ballerine e le presentatrici, il mio nome non figura mai. (…)

(Giorgio Bocca per Frizzer – Frigidaire, giugno 1985, scovato dal Barbiere della Sera. E grazie a PPR)

Aggiornamento: Macchine indietro tutta, non era mica lui. Ops.

Written by andrea chatrian

4 febbraio 2011 at 18:10

La frase del giorno

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La verità è che la fidanzata di Berlusconi è Alfonso Signorini.

(Lele Mora all’Ansa, per ora niente link)

Written by andrea chatrian

23 gennaio 2011 at 20:46

Eh Beppe, bella domanda…

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Written by andrea chatrian

22 gennaio 2011 at 20:30

Adesso anche basta

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(…) il paese ha litigato per due decenni sulla giustizia, sull’informazione, sulla laicità, sulla cultura, sull’inizio della vita e la fine della vita – temi altissimi benché discussi con deprimente approssimazione – ma quando riusciremo a guardarlo da lontano rischiamo di vedere scene di film porno con anziani. (…)

(Dall’ottimo editoriale del Post)

Written by andrea chatrian

18 gennaio 2011 at 19:37

Pubblicato su Opinioni, Politica

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Più sono strane, più sono vere

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(Berlusconi) Non è stato in grado di compiere la rivoluzione liberale che aveva promesso agli elettori. Non ha liberalizzato un tubo. Ha governato con la paura di perdere consensi e, per non scontentare nessuno, ha scontentato – più o meno – tutti. Elenco le occasioni perdute: non ha riformato la giustizia, non ha eliminato l’articolo 18, non ha portato l’età pensionabile a livelli europei, non ha abolito gli enti inutili e nemmeno quelli dannosi, non ha ridotto l’esercito burocratico, non ha semplificato la legislazione, ha fatto poco contro l’evasione fiscale macroscopica (che al Sud raggiunge vette del 70 per cento), non ha riformato il fisco, non ha fatto le grandi opere e neppure quelle piccole. Mi fermo solo per non tediare. (…)

Chi lo ha detto?

a) Pierluigi Bersani

b) Nichi Vendola

c) Gianfranco Fini

d) Italo Bocchino

e) Vittorio Feltri

f) Concita De Gregorio

g) Barbara Spinelli

h) Antonio Di Pietro

i) Pierferdinando Casini

La risposta è qui

L’ultima frontiera del conflitto d’interessi (e del ridicolo)

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Quelli del Giornale hanno partorito un altro capolavoro

(Grazie a Wil)

Ma se qualcuno pensa che la chicca si esaurisca nel titolo sbaglia. Ecco l’incipit del pezzo firmato da Vittorio Sgarbi:

Volevo parlare dell’uccello di Berlusconi. Non vorrei che qualcuno equivocasse alla luce delle vicende che hanno privilegiato dell’uccello l’aspetto metaforico ma, non avendo di quello nessuna nozione se non intuitiva, voglio proprio riferirmi a quello che, con mia sorpresa, si è rivelato l’uccello preferito del presidente del Consiglio. (…)

Written by andrea chatrian

7 gennaio 2011 at 18:02

Che il cielo ci protegga

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Il collasso di un governo in una nazione dove i governi sono eletti è sempre un momento triste, chiunque ne sia il capo. Rappresenta un fallimento, una delusione, il tradimento di speranze che a quelle promesse, a quella persona, a quel partito, a quel governo si erano affidate in buona fede. E, se questa dovesse essere davvero (ci credo quando la vedo) l’inizio della fine per il lungo incantesimo berlusconiano, che il cielo ci protegga da tutti gli artisti del salto della quaglia, da coloro che ci spiegheranno, in biografie, memoriali, interviste, perchè loro non sono mai stati berlusconiani. Nemmeno quando erano ministri del suo governo.

(Vittorio Zucconi)

Written by andrea chatrian

16 novembre 2010 at 13:09